Igiene oculare e VDT

Qualvolta si intende eseguire una qualsiasi manovra sugli occhi e sulle palpebre,come ad esempio l’applicazione delle lenti a contatto, l’instillazione di colliri lubrificanti, l’uso del trucco. Un appropriato lavaggio prevede la rimozione di eventuali anelli, l’uso di acqua tiepida e di detergerete idoneo. Spesso l’azione meccanica di lavarsi il viso e quindi gli occhi,  due volte al giorno, non è sufficiente a rimuovere in maniera completa eventuali secrezioni cutanee o di trucco o di agenti inquinanti che spesso si accumulano tra le ciglia. E’ opportuno utilizzare dei detergenti palpebrali che possono essere sia casalinghi, soluzioni bollite di bicarbonato o camomilla, sia specifici, quali shampoo o gel, fazzoletti detergenti, in modo più appropriato, medical devices cioè garze sterili medicate già confezionate. Sono realizzate con un particolare cotone che non lascia peli, sono opportunamente medicate con principi utili alla detersione ed alla cura dei segni e sintomi perioculari di infiammazione, sono sterili, prive di conservanti dannosi per l’occhio confezionate in buste di alluminio che possono essere raffreddate o scaldate a seconda dell’esigenza. Le garze vanno applicate sulla superficie palpebrale e sulle ciglia mantenendo l’occhio chiuso; bisogna eseguire dei passaggi con piccoli movimenti circolari per eliminare tutte le impurità presenti e favorire l’espulsione del contenuto delle ghiandole palpebrali. Può essere necessario tirare leggermente le palpebre verso l’esterno per consentire ai principi attivi contenuti nella garza di svolgere un’azione igienica e terapeutica su tutta la superficie cutanea. E’ importante eseguire queste operazioni nei due occhio utilizzando due garza nuove. 

Igiene oculare e VDT

L’uso prolungato dei videoterminali (VDT) è una delle cause più frequenti di affaticamento visivo. In questo caso l’igiene oculare deve iniziare da una corretta ergonomia del posto di lavoro. Il grado d’illuminazione e il microclima (temperatura, umidità, ventilazione) dell’ambiente di lavoro sono determinanti. A questi vanno aggiunti la postura, e quindi la posizione della sedia, l’altezza del tavolo e la distanza tra tastiera e video, e, se necessario, l’uso di lenti correttive . La permanenza per diverse ore davanti al VDT, infatti riduce la frequenza di ammiccamento e quindi causa l’evaporazione delle lacrime con destrutturazione del film lacrimale, il quale malgrado abbia uno spessore inferiore a quello di una bolla di sapone, protegge l’occhio dalle infezioni. La conseguenza è l’affaticamento visivo oastenopia che si manifesta con gonfiore palpebrale, occhio rosso, sensazione di “quot;sabbia” e mal di testa. In questi casi è fondamentale , oltre che pulire, lubrificare ripetutamente con lacrime artificiale, al termine della giornata lavorativa, effettuare un impacco con garze medicali per almeno due minuti per favorire la risoluzione del gonfiore palpebrale. Le lacrime artificiali svolgono diverse funzioni: diluente, di volume, stabilizzante, correttiva e nutritiva. Quelle con particolare concentrazioni di acido ialuronico allo 0,15% migliorano la compliance del soggetto predisponendo ad un miglior rendimento nel lavoro. L’azione diluente restituisce alle lacrime un sufficiente effetto detergente e umidificante permettendo una buona distribuzione dei soluti, tra cui l’ossigeno, alle cellule della superficie oculare. Infatti, una carenza assoluta o relativa della componente acquosa del liquido lacrimale porta ad una eccessiva concentrazione delle componenti in soluzione con sensazione di corpo estraneo. Se il volume e spessore si riducono per mancata produzione o distribuzione delle lacrime, si possono verificare danni alla superficie oculare. Allo scopo si aumentare la quantità di lacrime possono essere utilizzate delle semplici soluzioni acquose, ma queste fuoriescono troppo rapidamente dalle vie di deflusso e perdono immediatamente efficacia. E’ da preferire, quindi, l’uso di preparati più densi che rimangono nell’occhio più a lungo per le differenti caratteristiche fisico-chimiche. Attualmente vi sono lacrime con marcato effetto tampone per correggere alterazioni del pH e lacrime ipotoniche per correggere l’eccessiva pressione osmotica da iper-evapoorazione.

Articolo preso da P.Q. numero 11 di novembre 2008 pag. 18 

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