La congiuntiva
La congiuntiva è una membrana mucosa, di derivazione ed in continuazione con la cute, che riveste la faccia posteriore delle palpebre e la parte anteriore dell’occhio. Forma nel suo insieme una specie di sacco, il sacco congiuntivale, chiuso quando le palpebre si toccano con i loro margini liberi, comunicante con l’esterno attraverso la rima palpebrale, quando le palpebre sono aperte. Le pareti anteriore e posteriore del sacco sono addossate l’una all’altra, tanto che la cavità che delimitano è in realtà una fessura. Le lacrime, che di continuo si versano nel sacco congiuntivale, mantengono la congiuntiva umida e splendente. Viene suddivisa in tonaca congiuntivale delle palpebre, del bulbo, fornice congiuntivale superiore ed inferiore.
La tonaca congiuntivale delle palpebre, o congiuntiva palpebrale, è la parte di congiuntiva che tappezza la faccia posteriore delle palpebre. Facendo seguito alla pelle, inizia in corrispondenza del margine libero delle palpebre; si distende prima sulla faccia posteriore dei tarsi, ai quali aderisce intimamente, poi si applica, con l’interposizione di tessuto connettivo lasso, sulla faccia posteriore dei muscoli tarsali, e infine trapassa nel fornice. E’ una membrana sottile, trasparente, rossa o rosea.
La tonaca congiuntivale del bulbo, o congiuntiva bulbare, è la parte di congiuntiva che si applica sul bulbo oculare, coprendone la maggior parte del segmento anteriore; comincia a non molta distanza davanti all’equatore ed arriva al margine della cornea. E’ liscia, molto sottile e trasparente, così che lascia vedere il colore bianco della sclerotica (bianco dell’occhio) ed i vasi congiuntivali e ciliari anteriori. E’ unita alla sclerotica da tessuto connettivo molto lasso, che si confonde insensibilmente con il segmento anteriore della capsula del bulbo. Presso l’orlo corneale, la congiuntiva aderisce intimamente alla tonaca fibrosa dell’occhio, formando una stretta zona circolare, spesso alquanto sporgente, detta anello della congiuntiva; dopo di che cessa come membrana distinta, ed il suo epitelio si continua nell’epitelio corneale. All’angolo interno dell’occhio, nel lago lacrimale, la congiuntiva bulbare si continua in due particolari formazioni, che sono la caruncola lacrimale e la piega semilunare della congiuntiva (fig. 14). La caruncola lacrimale è una piccola sporgenza mammellonata, situata nel fondo del lago lacrimale fra le porzioni lacrimali dei margini delle palpebre. E’ rivestita superficialmente dalla mucosa e contiene uno stroma connettivale denso, traversato da alcuni fascetti di cellule muscolari lisce e striate, appartenenti, queste ultime, al muscolo orbicolare. Riposa sopra un cuscinetto adiposo, che concorre a determinarne il rilievo e la forma. Vi si trovano una dozzina di follicoli piliferi con peli rudimentali ed annesse ghiandole sebacee; altre ghiandole sebacee sono indipendenti e più voluminose, ricordando quelle tarsali. La piega semilunare della congiuntiva è situata lateralmente alla caruncola e, essendo in gran parte nascosta dalle palpebre, è visibile solo nella sua porzione media. E’ una piega falciforme, verticale, che si estende dal fornice superiore a quello inferiore della congiuntiva ed il cui margine libero, concavo, è diretto in fuori ed applicato al bulbo oculare. E’ il vestigio della “terza palpebra”, ben sviluppata in altri vertebrati (uccelli).
Il fornice congiuntivale è il cul di sacco che si costituisce, in alto ed in basso, per la riflessione della congiuntiva palpebrale nella bulbare. La circonferenza del fornice è un po’ spostata rispetto a quella del bulbo, particolarmente sul lato nasale cosicché, in corrispondenza dell’angolo mediale dell’occhio, si forma il lago lacrimale, interamente contenuto nel sacco congiuntivale.
Struttura della congiuntiva. istologicamente, la congiuntiva offre a considerare: l’epitelio di rivestimento, la tonaca propria, il tessuto sottocongiuntivale e le ghiandole.
L’epitelio di rivestimento della congiuntiva è in continuazione con la epidermide del margine palpebrale e comincia al di là del lembo posteriore del margine. Nella congiuntiva palpebrale è cilindrico e prevalentemente bistratificato. Nella regione del fornice e nella limitrofa congiuntiva bulbare, l’epitelio presenta, fra i due strati ora detti, un’interposizione di vari strati di cellule poliedriche. Verso l’orlo corneale, l’epitelio va acquistando gradatamente i caratteri di un epitelio pavimentoso a più strati, diventando sempre più simile a quello della cornea col quale, all’orlo corneale, si continua. Specialmente abbondanti nella congiuntiva bulbare ed in quella del fornice, si trovano cellule mucipare che, formatesi negli strati profondi, migrano poi in superficie dove svuotano il loro prodotto di secrezione.
La tonaca propria della congiuntiva risulta costituita prevalentemente da tessuto connettivo reticolato, infiltrato di cellule linfoidi, maggiormente rappresentate nella congiuntiva palpebrale. Vi si possono trovare anche follicoli linfatici ben individualizzati, che sono spesso ritenuti, però, di natura patologica.
Il tessuto sottocongiuntivale, che fa direttamente seguito alla tonaca propria, è un connettivo lasso, con grossi fasci di fibrille, fibre elastiche e lobuletti di cellule adipose, questi ultimi specialmente abbondanti nella regione del fornice e nella congiuntiva bulbare, lungo il meridiano orizzontale.
Le ghiandole lacrimali accessorie, di struttura analoga a quella della ghiandola lacrimale principale, sono disseminate nel fornice congiuntivale e nella congiuntiva palpebrale del margine concavo del tarso. Quelle del fornice (ghiandole di Krause) sono circa 20 e sono particolarmente numerose e sviluppate nella palpebra superiore, in prossimità della commessura laterale. Hanno in genere un volume di 0,5-1,5 mm, ma se ne trovano anche di più piccole. Sono contenute nello strato profondo della tonaca propria. Le ghiandole della congiuntiva palpebrale (ghiandole di Ciaccio) sono meno numerose ed assai più voluminose delle precedenti; il loro corpo è contenuto nello spessore del tarso.
Le ghiandole tubulose (di Henle) si trovano nella congiuntiva che tappezza la parte posteriore delle palpebre, in vicinanza del margine convesso del tarso. Hanno la forma di invaginazioni tubulari, spesso bifide ed un po’ rigonfiate alle estremità. Sono da considerare come ghiandole mucose.