L’iride

E’ formato dal segmento anteriore della tonaca vascolare e dalla parte iridea della retina, che gli si unisce posteriormente. Ha la forma di un disco circolare, posto sul piano frontale, davanti al cristallino ed a contatto di questo con la sua parte centrale. Inizia a circa un millimetro dal margine corneale e si dirige trasversalmente sul piano frontale, rimanendo separato dalla cornea tramite la camera anteriore, contenente umor acqueo. Presenta, nella parte centrale, un foro circolare, che è la pupilla. Il diametro totale è di circa 12 mm e lo spessore medio è di 0,3 mm, raggiungendo un massimo in vicinanza della pupilla.

La faccia anteriore dell’iride è visibile attraverso la cornea e presenta una colorazione che varia molto a seconda dei soggetti. La colorazione è determinata da due fattori: la pigmentazione del suo strato profondo, costituita dalla parte iridea della retina, ed il pigmento che può esistere negli strati più superficiali. Il pigmento dello strato profondo conferisce un colore nerissimo, ma i raggi luminosi che investono l’iride e che ne vengono in parte riflessi subiscono, nell’attraversare gli strati superficiali, che sono traslucidi, fenomeni di diffrazione; ne risulta un colore che oscilla fra il celeste e l’ardesiaco, che prende il nome di colore fondamentale dell’iride. In molti casi, negli strati superficiali dell’iride si trova altro pigmento, di colorito giallo aranciato, potendo variare dal giallo pallido al marrone cupo. Per la sua presenza, il colore fondamentale dell’iride può essere occultato (occhi neri) o modificato (occhi chiari).

La faccia posteriore dell’iride è leggermente appoggiata al cristallino e concorre a limitare anteriormente la camera posteriore. E’ uniformemente nera, a causa della parte iridea della retina, che vi aderisce. Presenta, visibili con una lente, due sistemi di pieghe: le prime sono grossolane e radiali, le seconde circolari e finissime.

La pupilla non ha sempre una posizione perfettamente centrale, ma può essere leggermente spostata, il più spesso in basso e in dentro. Normalmente è circolare, ma può anche essere ellittica, variamente orientata. Nel vivente, il diametro, mediamente di 3-4 mm, varia molto in condizioni di diversa illuminazione, stress, azioni farmacologiche, ecc.

L’iride è formato da vari strati sovrapposti che, in senso antero-posteriore, sono l’endotelio, lo stroma e l’epitelio. L’endotelio copre la faccia anteriore dell’iride ed è in continuazione con quello della faccia posteriore della cornea (endotelio della camera anteriore). Lo stroma, che forma lo strato fondamentale dell’iride, è costituito da tessuto connettivo fibrillare, è percorso dai vasi e dai nervi propri e contiene un muscolo, il muscolo sfintere della pupilla. Quest’ultimo &eegrave; un anello appiattito costituito da fascetti di muscolatura liscia che decorrono parallelamente al margine pupillare, della larghezza di 1 mm e dello spessore di 40-80 µm. La sua contrazione determina il restringimento della pupilla (miosi). L’epitelio è costituito dalla parte iridea della retina, in diretta continuazione con la sua parte ciliare. Vi si distinguono uno strato interno ed uno esterno. Lo strato interno è costituito da un piano di grosse cellule poliedriche, che contengono piccoli granuli rotondi ricchi di pigmento fortemente scuro, tanto che tutto lo strato appare quasi uniformemente nero. Lo strato esterno è in continuazione dello strato esterno della parte ciliare della retina, ma le sue cellule sono molto diverse, essendosi trasformate in epitelio-muscolari. Queste, di aspetto fusiforme, si continuano centralmente in un lungo prolungamento di aspetto fibrillare, costituendo una membranella dello spesso di 2-3 µm e formando così il muscolo dilatatore della pupilla, che si estende dal margine ciliare dell’iride fino al margine pupillare, senza raggiungerlo. La sua contrazione provoca dilatazione della pupilla (midriasi).

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